Il teatro greco di Siracusa è un teatro costruito nella sua prima fase nel V secolo a.C., situato all’interno del Parco archeologico della Neapolis, sulle pendici sul lato sud del colle Temenite e rifatto nel III secolo a.C. e ancora ritrasformato in epoca romana.
L’esistenza di un teatro a Siracusa viene menzionata già alla fine del V secolo a.C. dal mimografo Sofrone, che cita il nome dell’architetto, Damocopos, detto Myrilla per aver fatto spargere unguenti (“myroi”) all’inaugurazione. Non è dimostrato, però, che il passo ricordi questo monumento, potendosi pensare ad altro teatro posto in un altro luogo. È stato ipotizzato che in quest’epoca il teatro non avesse ancora la forma a semicerchio, che diventerà canonica alla fine del IV secolo a.C. e nel corso del III a.C., ma potesse essere costituito da gradinate rettilinee, disposte a trapezio.
Diodoro Siculo riferisce l’arrivo a Siracusa di Dionisio nel 406 a.C. nel momento in cui il popolo usciva da un teatro. Plutarco racconta invece dell’irruzione di un toro infuriato nel teatro durante un’assemblea cittadina (355 a.C.), e dell’arrivo in carro di Timoleonte nel 336 a.C., mentre il popolo vi era riunito, testimoniando l’importanza dell’edificio nella vita pubblica[1].
Sin dal 1914 con la nascita dell’INDA lo spazio scenico del teatro greco è stato utilizzato prevalentemente per le cosiddette “rappresentazioni classiche” di tragedie e commedie greche, seguendo i dettami della tradizione. Le rappresentazioni, in precedenza a cadenza biennale, sono uno dei motivi di vanto della cultura greca della città.
Salvo il normale utilizzo all’interno del circuito di visita dell’Area Archeologica, la cavea del teatro viene saltuariamente utilizzata per concerti o premiazioni ufficiali, il teatro tuttavia è stato sempre limitato nel suo utilizzo in ragione della sua conservazione e della delicatezza della pietra.
Nel 2014 l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali ha autorizzato l’utilizzo del teatro per spettacoli estivi di musica, lirica e danza[11].
da Wikipedia